La visione prolungata di uno schermo luminoso più essere causa di stanchezza per gli occhi, e in molti casi anche di secchezza oculare. Per questo è una buona idea ogni tanto fare qualche pausa, possibilmente stendendoti e tenendo gli occhi chiusi per qualche minuto. Se avverti bruciore, puoi provare a mettere qualche goccia di collirio. Ripartirai più fresco.

È vero, nelle prima ore del mattino in città sono presenti nell’aria meno pollini.Viceversa, se vivi in campagna le ore serali sono quelle con l’aria più “pura”. Questi sono gli orari di cui approfittare per aprile le finestre e fare un buon ricambio d’aria in casa.

Alle normali cause di irritazione legate agli agenti atmosferici (come sole o vento) si aggiunge l’aria provocata dalla velocità, che può spingere sugli occhi polvere o esalazioni dai tubi di scappamento. Una buona idea sarebbe quindi proteggere gli occhi con una visiera trasparente. Ci sono anche dei modelli che si attaccano magneticamente al casco, rendendone l’uso molto pratico. Questo vale anche per chi si sposta in monopattino elettrico, o sui pattini!

I pollini e molti allergeni restano “catturati” dai capelli, e lavarli via prima di andare a letto ti eviterà di passare la notte in loro compagnia. Per lo stesso motivo, è meglio lasciare gli abiti usati durante il giorno fuori dalla camera da letto.

Gli occhi dei bambini sono meno capaci di filtrare i raggi ultravioletti, e quindi se trascorrono molto tempo all’aria aperta sono più esposti ai rischi di fotocheratite. Si tratta di una temporanea infiammazione della cornea causata dalla luce molto forte (d’estate, oppure sulla neve), e si previene facendo loro indossare un cappellino con la visiera, o se necessario degli occhiali da sole. In caso di arrossamento o lacrimazione, puoi consultare il medico.

La pioggia forte è in grado di frammentare il polline presente nell’aria, rendendolo più sottile e quindi potenzialmente più pericoloso per la vie respiratorie. Meglio quindi, per i soggetti che soffrono di allergie, rimandare di un pochino la passeggiata.

Purtroppo sì. Molti bambini che vivono in città con alti livelli di polveri sottili soffrono di rossore e prurito oculare dovuti all’inquinamento. E il pericolo riguarda anche gli adulti: nelle città più inquinate aumentano i pazienti affetti da secchezza oculare.

Le clorammine vengono usate per disinfettare l’acqua, ma sono irritanti per gli occhi. Il rimedio più semplice è usare sempre gli occhialini, o almeno cercare di tenere chiusi gli occhi il più possibile quando sei sott’acqua. Dopo il bagno, risciacqua gli occhi con dell’acqua fresca, che eliminerà le tracce di clorammine. Se i tuoi occhi restano arrossati o irritati, puoi provare con qualche goccia di collirio.

Le normali disfunzioni ormonali che si accompagnano alla menopausa sono fra le cause più frequanti della “Sindrome dell’occhio secco”, una malattia che l’OMS ha giudicato fra le più sottovalutate dei nostri tempi. In Italia colpisce molte donne in menopausa e una parte della popolazione sopra ai 50 anni. Un disturbo che si può affrontare monitorando la salute dei propri occhi, e chiedendo consiglio al proprio oculista.

Può esserlo, se non si presta la massima cura. Le spazzole per il mascara possono graffiare la superficie della cornea. Se applicato sul bordo interno della palpebra, il trucco può ostruire la produzione del liquido lacrimare, che è la naturale protezione del bulbo oculare. Minuscole particelle di trucco possono rimanere bloccate sotto la palpebra, creando una sgradevole sensazione di corpo estraneo. Le salviette usate per struccarsi possono rimuovere del tutto il liquido lacrimale, generando secchezza oculare. Come vedi le possibili cause di fastidio sono diverse, e vanno affrontate con grande attenzione.

Gli acari sono praticamente invisibili ad occhio nudo, ma sono fonte diretta di allergeni, e la loro presenza viene annunciata proprio dalle reazioni allergiche.Visto che si nutrono delle cellule “morte” della pelle e amano gli ambienti umidi, l’igiene in casa è fondamentale, insieme a una buona aerazione. Un’idea in più: usa federe e copri materassi anallergici “antiacaro”.